Azioni preparatorie

Il progetto prevede due azioni preparatorie che comprendono una fase di ricerca di mercato per la selezione dei due analizzatori N2O e gli altri materiali necessari alla realizzazione dei due prototipi.

A.1 Attivazione del Project Management Team
A.2 Ricerca di mercato e selezione di strumenti e materiali

 

Azioni di attuazione

Sono previste sette azioni di attuazione.Le prime tre sono finalizzate alla realizzazione dei due prototipi per la misurazione dei flussi di N2O, uno portatile per la valutazione della variabilità spaziale, l’altro da utilizzare in una postazione fissa (stazione prototipo) per indagare i cambiamenti temporali.

Entrambi gli strumenti approntati da West Systems saranno confrontati con altri strumenti e metodologie per valutarne affidabilità, sensibilità e capacità operativa sia in laboratorio che nelle condizioni di reale applicazione; tale fase verrà svolta presso i laboratori dell’Istituto INRA di Grignon (Francia).

Le ulteriori azioni di attuazione sono focalizzate sull’inventario delle tipologie colturali toscane e del contributo di ogni tipologia di coltivazione alle emissioni di GHG (Green housegases – gas serra).

Sarà effettuato un inventario delle principali tipologie di colture agricole in Toscana e saranno impostate prove di campo di queste colture  presso il Centro Avanzi e l’azienda regionale di CESA: Questi due siti sono rappresentativi di differenti caratteristiche pedologiche e climatiche della Toscana.

Le prove di campo verranno monitorate per  due anni utilizzando la strumentazione appositamente sviluppata, con lo scopo di ottenere una serie completa di dati sui flussi di N2O e degli altri due principali gas serra , biossido di carbonio e metano. Questi risultati saranno utilizzati per redigere il Manuale delle Buone Pratiche, in cui saranno incluse le migliori pratiche/azioni efficaci sia nel breve che nel lungo termineper favorire la riduzione delle emissioni di protossido di azoto dall’agricoltura.

Le linee guida contenute nel Manuale delle Buone Pratiche saranno definite sulla base di un approccio partecipativo insieme a tutti soggetti interessati , a partire dagli agricoltori sino ai legislatori delle politiche agricole, e saranno integrate negli strumenti della pianificazione regionale, cercando di dare risposta alle seguenti domande: come gestire i sistemi di coltivazione al fine di ridurre le emissioni di N2O? Quali azioni dovrebbero essere attuate su periodi a breve e lungo termine?

  B.1 Definizione delle specifiche tecniche e sviluppo dei due prototipi
  B.2 Test delle prestazioni dei due prototipi
  B.3 Intercalibrazione dei due prototipi
  B.4 Inventario per l’identificazione delle principali tipologie di colture ed i loro effetti sulle emissioni di N2O
  B.5 Impostazione e gestione delle prove sul campo
  B.6 Monitoraggio sul campo di N2O mediante i due prototipi
  B.7 Manuale delle Buone Pratiche per la mitigazione delle emissioni di N2O da terre coltivabili

 

Monitoraggio dell’impatto delle azioni di progetto

Il progetto prevede azioni continue di valutazione dell'impatto del progetto sull’obiettivo ambientale, in relazione sia all'uso della strumentazione che all’adozione del Manuale delle Buone Pratiche a scala regionale.

  C.1 Impatto della strumentazione sulla produzione dei dati relativi ai flussi di N2O
  C.2 Analisi territoriale degli scenari di mitigazione di N2O in agricoltura in Toscana
  C.3 Effetti socio-economici del progetto IPNOA
  C.4 Monitoraggio dell’adozione del Manuale delle Buone Pratiche

 

  

Azioni di comunicazione e disseminazione

Saranno sviluppate azioni di comunicazione e disseminazione per la pubblicazione dei risultato del progetto, inclusi anche specifici report, uno per i responsabili politici ed un altro per I tecnici coinvolti nelle attività di monitoraggio ambientale, che saranno formati attraverso appositi corsi sul posto di lavoro.

Sono inoltre previsti workshop e meeting per disseminare i risultati del progetti a diversi livelli e per aumentare la consapevolezza del pubblico sulla necessità di ridurre le emissioni di N2O dall’agricoltura e conseguentemente mitigare il relativo impatto sui cambiamenti climatici, le attività di disseminazione saranno realizzate attraverso lo sviluppo del sito internet, pannelli informativi, così come la partecipazione a workshop nazionali, articoli sulla stampa locale, interviste tramite radio e internet, materiale pubblicitario, incontri con studenti delle scuole; Per facilitare la comunicazione verso i non addetti ai lavori verrà redatto un documento di divulgazione che affronterà il tema in modo estremamente schematico e semplificato (Layman Report).

  D.1 Sito internet del progetto
  D.2 Pannelli informativi sul programma Life+
  D.3 Layman's Report
  D.4 Report tecnici e formazione
  D.5 Report per le autorità politiche
  D.6 Workshops
  D.7 Piano di comunicazione post-LIFE+

 

 
Gestione e Monitoraggio dell’avanzamento del progetto
  E.1 Coordinamento del Progetto
  E.2 Monitoraggio dell’avanzamento delle attività
  E.3 Networking con altri progetti LIFE. Comunicazione con la Commissione Europea
  E.4 Attività di reporting del progetto

ENV/IT/000302
Improved flux Prototypes
for N2O emission from Agriculture

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